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13-01-2021 / inpocheparole, cartoline, viaggi

"Rotterdam" in poche parole

Nasce il nuovo format delle #cartoline! Sembrerà una cosa stupida, ma in questo periodo difficile mi ha aiutato molto rivivere e riconsiderare le avventure del passato che non ho mai raccontato, magari leggerle e guardarle sotto una luce diversa distrarrà anche voi!

Non so perché, ma di quel viaggio iniziato il 28 Settembre 2017 non ho memorizzato granché…probabilmente avevo momentaneamente esaurito la memoria interna del mio disco rigido mentale, ciò nonostante qualche frammento è rimasto e questo è sicuramente merito della compagnia.

La destinazione era stata decisa perché a metà strada (in realtà a metà manco per il cazzo) tra l’Italia e Münster, in Germania, residenza temporanea del buon vecchio piccolo-capitalista-bastardo, altrimenti detto Enrico. Così, dopo una rapida ferita nell’orgoglio di Leonardo causa perquisa in aeroporto, tre (su quatto) valorosi avventurieri sono partiti da Venezia verso l’Olanda.

Da qui seguiranno degli elenchi di ricordi in ordine sparso:
• il gruppo whatsapp apposito dal nome “Rot-prob” dove il “prob” stava per “probabilmente” perché non siamo stati sicuri fino all’ultimo della meta;
• il tassista, di evidente origine veneta per lo stile di guida, che ci ha portati all’albergo;
• il trauma nel realizzare che in nostri vicini sarebbero stati i membri di una scolaresca in gita;

"Dio è morto, l’autore è morto, la storia è morta, solo l’architetto è rimasto in pedi…un offensivo scherzo dell’evoluzione…” Junkspace di Red Koolhaas


• le casine gialle cubiche in cui alloggiavamo e la nostra stanzina minuscola di letti castello, ma con la vista sul Nieuwe Maas (questa è una descrizione per sorridere, ma sono architettonicamente importanti oh);
• i pomeriggi danzanti sulle altalene di un parco senza nome;
• l’unica chiesa in cui siamo entrati e quella chicca di negozio di vinili;
• l’incapacità di scattarci una foto, intrinseca di tutti i passanti a cui chiedessimo; o la nostra innata dote a scegliere i peggiori personaggi…punti di vista;
• imbucarsi nel bel mezzo di una festa di compleanno araba in un cocktail bar del centro;

“È curioso che chi ha meno denaro abiti la risorsa più costosa (la terra); e chi paga, invece, abiti quella gratuita: l’aria.” La Città Generica di Red Koolhaas


• la camminata “per esplorare” di 17km del primo giorno; e quella di 20 il secondo; e poi le gambe hanno ceduto;
• ripiegare al Markthal davanti casa sempre e comunque (le scale mobili poi mi affascinano proprio);
• un appartamento con l’albero di Natale già fatto con vista sul parco;
• la gita ad Amsterdam per vedere Banksy e il Bagheera altrimenti detta “l’attesa del treno è essa stessa il viaggio?”;
• il narghilè e la crisi momentanea risoltasi nel più inaspettato dei modi;

“Portaceneri monumentali raccolgono gocce intermittenti in un brodo grigio…” Junkspace di Red Koolhaas


• un Luchtsingel che apparve inaspettato in tutta la sua giallezza;
• i cieli grigi di giorno, tramonti plumbei inattesi da ammirare al porto (possibilmente con le gambe a penzoloni);
• i quartieri nascosti, piccole chicche;
• due giorni di pasti fatti unicamente di vaschette di olive di un banchetto del Markthal;
• le cene spazzatura al Burger King (ammetto però che quella scatola di nuggets in offerta mi ha proprio salvato la vita)